venerdì 24 febbraio 2012

La carne consuma le stesse emissioni della metà delle auto inglesi


Un articolo questo che farà storcere il naso a quanti amano la carne e ne fanno la base della loro cultura. ma secondo uno studio della Lancaster University condotto su 61 alimenti. con particolare attenzione alle emissioni della c02, è emerso che... sull'intero ciclo di produzione della sostanza inquinante, che nella sola inghilterra nell'anno 2011 si sono prodotte 167 milioni di tonnellate di c02. secondo questo studio, le emissioni inquinanti si potrebbero ridurre del 22 -26% se gli inglesi adottassero un alimentazione vegetariana.

Nick Hewitt, professore della suddetta università alla guida dei presenti studi, ha rilasciato in proposito alcune dichiarazioni, riportate sulle pagine del quotidiano britannico The Independent: “Le nostre analisi dimostrano come le scelte alimentari possano determinare un impatto significativo relativamente alle emissioni di Gas serra. Le emissioni legate alla produzione di alimenti si ridurrebbero così di almeno un quarto e vi sarebbero inoltre evidenti benefici per la salute della popolazione”.

Secondo Hewitt, inoltre, se tutti i cittadini britannici diventassero vegetariani, si risparmierebbero all’anno ben 40 milioni di tonnellate di co2 derivante da emissioni legate alla produzione di alimenti, carne in primis. Lo studio in questione è stato pubblicato dall’autorevole rivista di settore Energy Policy. Da esso emerge come carne fresca e formaggi siano i due alimenti responsabili della maggior quantità di emissioni, con ben 17 kg di co2 per ogni kg di carne, dato che scende soltanto a 15 kg nel caso del formaggio.

Le emissioni provocate dalla coltivazione e dalla produzione di alimenti quali patate, mele, panee cereali sono inferiori ai 2 kg di anidride carbonica per chilo di prodotto. I valori salgono nel caso della frutta esotica coltivata all’interno di serre riscaldate. Per quanto riguarda le bevande, la produzione di vino ha un impronta di carbonio di 2 kg per chilo.

Simili dati non possono che essere considerati come un sostegno ulteriore alle scelte effettuate da coloro che hanno deciso di optare per una dieta vegetariana o vegana al fine di ridurre il proprio impatto ambientale. Dalla scelta di non consumare prodotti animali e loro derivati consegue infatti la decisione di non orientare i propri acquisti verso di essi e quindi di non finanziare le casse di coloro che li producono.

fonte: Energy Policy

The Independent

L'angolo di Ale:

riflettendo su queste cose, mi rendo conto come le singole scelte dell'uomo sull'alimentazione, incidono cosi profondamente nell'equilibrio del pianeta. la sardegna la regione dove vivo e dove vivono i miei colleghi che stanno affrontando i corsi di green future infatti hanno una cultura che si basa sulla tradizione legata al consumo della carne. ma è cosi per la maggior parte della tradizione europea, forse in italia un pò meno grazie all'abbondante uso di carboidrati. eppure credo che in futuro, le scelte energetiche che l'uomo dovrà affrontare saranno scelte obbligatorie visto l'andare incontro a una situazione di crisi che si fa man mano sempre più minacciosa dovuta agli effetti del carico antropico sul pianeta. i consumi abnormi di energie, le emissioni della c02 ci costringeranno chi più chi meno a dover adottare una politica di osmosi ambientale. la scelta legata a un alimentazione priva o ridotta di proteine animali sarà sicuramente una delle scelte più responsabili che si potranno fare. già in passato i cambiamenti climatici hanno spinto molte specie a un evoluzione su modello Darwiniano per ambientarsi ai cambiamenti pur di non soperire. non voglio essere cattastrofico, ma chi adotta i principi di sostenibilità ambientale nell'occidente sono solo una minoranza esigua di persone. la maggioranza vive ancora nel più sfrenato consumismo. bisogna adottare fin da subito i principi di sostenibilità e cambiamento e non lasciare che sia la crisi a forzare le nostre scelte. arrivare a una crisi significa risolvere un emergenza. e questa comporterà ben più di un sacrificio e la neccessità di dover riddurre i danni all'ecosistema. c'è da aggiungere a questo discorso che adottare una dieta priva di carne, è una scelta non solo di carattere etico, ma sopratutto crea benefici a livello salutare. altri studi infatti hanno portato all'evidenza che l'uso delle carni rosse porta all'insorgere di molte patologie gravi. spero che questa mia riflessione serva per far riflettere maggiormente su come orientare al meglio le nostre scelte alimentari. non siamo soli nel pianeta. alberi e animali dipendono da noi molto più di quanto crediamo.

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